Dai miei diari: ??

villaggio sperimentale

Dai miei diari: The Irascibles

Un “ordine” michelangiolesco. Mi è sempre piaciuta la Scuola di NY, la scuola dell’improvvisazione, il principio dei venti d’Oltreoceano. Il Contemporaneo. È negli anni ’50 che si abbandona il Romanticismo, è in questi anni che muore la natura per dare spazio al concettuale. Muore Parigi per le metropoli del mondo. I sentimenti vengono gettati sulla

Dai miei diari: Cortometraggio

Questa immagine è rossa perché in cantina conservavo un faretto rosso, se fosse stato verde, la foto sarebbe verde. I cortometraggi incompiuti di inizio millennio – Anno 2001/02, qui siamo io e Stefano sottoterra: nella mia cantina in posa B a cercare idee per un nuovo cortometraggio. Non abbiamo mai lavorato con le sceneggiature, sono

Dai miei diari: Gas Auto

Indie tour bus. Ep. 1 – 18/09/2023 Troppo simile. Avevamo lo spazio solo per mangiare. Facemmo una sosta, mattina alta, bella giornata, un luogo come un altro per fare rifornimento. Avevamo i panini. Nella Scudo ci stavamo a stento noi e gli strumenti, guai a chi toccava la Fender di Ruby. C’eravamo soltanto noi in

Dai miei diari: Teatro

foto dell’autore

Dai miei diari: Orfeo

Le mie fotografie sono strettamente legate al Lolli. Erano anni che cercavo ambienti, volti, luci e finestroni, e una volta giunti in Romagna, Pinkey, da sempre amante del teatro, trovando la realtà del TILT, mi ha permesso di chiudere per sempre quei mille anni di “preparazione” facendo del Lolli, quasi 10 anni, la mia Firenze:

Dai miei diari: L’uomo che dorme

Cilento – Salerno

Dai miei diari: La chitarrista

C’era il Teatro Lolli, il luogo dei mille desideri. Nell’esperienza e nella passione di Cristina e Giuliana… con Carmine parlavo sempre di Alternative. Da un finestrone dietro le quinte, quando spostavo la tenda, il sole che batteva tutto il pomeriggio, trasformava l’ambiente in uno scenario metafisico. Anche se di taglio, sembrava di stare nella quiete

Dai miei diari: Peˈskaːrə

Non si possono maturare o vivere nuovi ricordi senza rendersi conto di ciò che si è vissuto. Ciò che rimane è formazione. Nel ricordare viene naturale farne una sintesi, ma per giungere a questa, c’è sempre un’esperienza. Questa foto è un film! 2008/2009 – Tra video e fotografia cercavo qualcosa di performativo e così conobbi

Dai miei diari: Sub -linea

Napoli – Sorrento. “Piazza Giovanni Battista De Curtis”. Opera di Jorit. (foto dell’autore)